Milano downtown, la sede è quella di via Solferino: tra giacche e pantaloni, camicie e pullover, ecco brillare calici e divise Ais con l’immancabile tastevin: a me il privilegio di condurre il primo di una serie di eventi che Slowear ha in calendario, con l’obiettivo di offrire al proprio network un momento di benessere attraverso la degustazione di vini iconici, rappresentativi dei territori e profondamente connessi con la storia e le arti dei diversi areali.
Una festa che è stata anche un momento intimo e di benessere: d’altro canto nulla è più piacevole, al termine di una giornata di lavoro, del concedersi un calice di vino, carezza per il palato e balsamo per l’anima. L’evento, con la regia del Direttore Marketing di Slowear Marco Muggiano, ha visto protagonista Sua Maestà il Nebbiolo: solo Nebbiolo in purezza, a cominciare dalle bollicine.
Questi i vini degustati:
Metodo Classico Jefferson Rosé di Nervi Conterno
Valtellina Superiore Valgella DOCG Fracia Nino Negri
Barbaresco DOCG Serragrilli Mura Mura
Barolo Cannubi DOCG 2018 Borgogno
Sforzato DOCG 5 Stelle Nino Negri
Una passeggiata dalla Valtellina alle Langhe, passando da Gattinara, per prendere atto della straordinaria bellezza delle diverse espressioni del vitigno: nobile, complesso, poco incline all’adattamento, quando trova le condizioni ideali raggiunge soglie di eleganza straordinaria. La bolla del Metodo Classico Jefferson è seduttiva nel colore: cangiante nel suo rapporto con la luce e piacevolmente dissetante. L’agilità del Fracia di Nino Negri, cru storico della cantina icona della Valtellina, è dinamico e colmo di energia, scalpitante attraverso un tannino vibrante ed un sorso freschissimo tra ricordi floreali e erbe aromatiche. Barbaresco e Barolo solo la sintesi della perfezione e dell’audacia nel rapporto tra struttura, morbidezza e acidità: qui i tannini si fanno levigati, il sorso è più muscolare, la dimensione è piena e succosa. Lo Sforzato 5 Stelle di Nino Negri, che nasce da uve appassite, sorprende per l’insospettabile bevibilità: lontano anni luce da sensazioni sontuose e aristocratiche, è il vino che sembra mettere d’accordo gli opposti: accogliente e nobile, algido e mediterraneo, conquista il pubblico. In abbinamento finger food deliziosi preparati dal bistrot annesso allo show room: acciughe del Cantabrico con crostoni di pane e burro salato, croissant con prosciutto crudo e provola, focaccia alla romana con friarielli e burrata, in un centratissimo crescendo di sensazioni.
Moda, vino e bellezza: funziona tutto e, per un istante, l’eleganza di Slowear ricorda la perfezione delle linee dei filari. Un autunno ancora in vendemmia, il profumo dell’uva in città.
Servizio del vino a cura della sommelier Laura Castellani