In queste parole l’essenza della degustazione:
Nessuno di noi ha mai dimenticato il primo amore. O il primo giro in bicicletta. O la prima interrogazione. Perché il tempo, come i ricordi, a volte si ferma e si fissa nella memoria. Una geometria dei sentimenti e delle sensazioni. I vini di Bordeaux sanno impiegare una vita intera per tornare esattamente al punto di partenza, come se, lungo l’asse del tempo, sapessero affrontare con coraggio e temerarietà la sabbia nella clessidra, rallentandone il flusso. O, addirittura, deviandolo, in una dimensione spazio-temporale reinventata. Vini che scippano il tempo e mescolano gli anni come se fosse una mano di poker. Anche i vini sanno sognare, e noi con loro […] questi vini giocano la partita privi dell’energia scalpitante della gioventù, ma con la consapevolezza della maturità. Un’anima vintage, con la sicurezza di chi non abbassa lo sguardo, e la sana presunzione di natali talmente nobili da farsi perdonare anche qualche lieve imperfezione. Sono proprio queste a renderli unici. Senza ruggine e senza polvere, le bottiglie si sono presentate con le etichette sbiadite, a tratti consunte dal tempo, ma con l’orgoglio di non voler cambiare. Non chiedono indulgenza, ma desiderio: la loro stappatura è un rischio da correre, dal fascino irresistibile: ne valeva la pena.
Un articolo tutto da leggere per rivivere le grandi Enozioni. Quelle che restano, senza fine.
Qui il link all’articolo: https://www.aislombardia.it/viniplus/enozioni-a-milano-2025/bordeaux-hit-parade-tasting.htm

