Un territorio che rappresenta meno dell’1% dell’intera produzione del nostro Paese, ma estremamente apprezzato e premiato: l’eccellenza, da queste parti, è un’abitudine.
5.000 viticoltori per circa 5.600 ettari vitati, con un solo ettaro di superficie per azienda agricola: numeri molto contenuti, ma amplificati dagli apprezzamenti delle 15 principali guide enologiche italiane e dei concorsi di settore più prestigiosi. Complessivamente, 209 vini di 78 produttori altoatesini hanno ottenuto 345 punteggi massimi. I vini bianchi si confermano ai vertici delle classifiche ma anche le varietà autoctone rosse danno grandi soddisfazioni. Numerosi inoltre anche i “premi speciali” destinati a diverse etichette e personaggi di questa piccola gemma vitivinicola. È stato, ad esempio, il caso del Sauvignon Riserva Gran Lafóa Alto Adige DOC, annata 2021, della Cantina Colterenzio, incoronato dal Gambero Rosso il vino bianco italiano dell’anno. Nella categoria “Vini rari” è stato, inoltre, premiato il Santa Maddalena classico Vigna Rondell R Alto Adige DOC, annata 2022, di Franz Gojer-Glögglhof. Il premio “Tastevin” della Guida Vitae è stato conferito quest’anno al Pinot Nero Riserva Trattmann Alto Adige DOC, annata 2021, della Cantina Girlan, che già poteva fregiarsi del titolo di “Gemma”. Lo stesso titolo è stato conferito anche ad altri tre vini altoatesini: allo Chardonnay Riserva Kreuzweg Family Reserve Alto Adige DOC, annata 2020, di Castelfeder; al Lagrein Riserva Vigna Klosteranger Alto Adige DOC, annata 2020 della Tenuta | Cantina convento Muri-Gries; al Pinot Bianco Rarity Alto Adige Terlano DOC, annata 2011, della Cantina Terlano.
Anche la guida I Vini di Veronelli ha individuato il migliore vino bianco in Alto Adige, nello specifico il Terlano Primo Grande Cuvée Alto Adige DOC, annata 2021, della Cantina Terlano. L’Azienda Agricola Stroblhof e il suo Pinot Nero Riserva Sepp Hanni Alto Adige DOC, annata 2019, si sono meritati per lo stesso motivo un posto tra i “10 Vini Sole”. Per Doctor Wine, il vino dolce dell’anno è il Moscato Rosa Alto Adige DOC, annata 2022, di Franz Haas. La stessa guida ha conferito un’onorificenza alla carriera anche a Hans Terzer, per molto tempo kellermeister della Cantina Produttori San Michele Appiano, mentre ha premiato i giovani vignaioli del Santa Maddalena nella categoria “Next Generation”. Infine, il premio “Rainer Zierock” della guida The Wine Hunter è andato ad Andreas Dichristin di Tröpfltalhof.
Terra di vini bianchi con rossi di spicco
Anche quest’anno è particolarmente interessante osservare la distribuzione delle varietà tra i vini premiati. “Per l’Alto Adige, terra dei vini bianchi, l’elevato numero di valutazioni eccellenti è un’importante conferma“, spiega Andreas Kofler, Presidente del Consorzio Vini Alto Adige. 183 dei 345 punteggi massimi, quest’anno, sono stati attribuiti ai vini bianchi che rappresentano il 53% dei vini premiati. I rossi hanno ottenuto 129 punteggi massimi, mentre i vini dolci 13. Gli spumanti altoatesini che hanno ottenuto il massimo punteggio dalle guide enologiche italiane sono 20, un numero decisamente positivo. È evidente, inoltre, che, anche se i vini bianchi si accaparrano i vertici per quanto riguarda i punteggi massimi, nella classifica delle varietà sono i rossi a prevalere. Il Pinot Nero, ad esempio, produce 28 delle 209 etichette premiate, seguito da 22 vini Schiava. “Se a questi aggiungiamo le 16 etichette di Lagrein, le nostre varietà autoctone di Schiava e Lagrein vengono premiate con quasi un vino di eccellenza ogni cinque“, continua con entusiasmo Andreas Kofler. Prima del Lagrein, tuttavia, ci sono tre varietà di bianco: il Sauvignon (20 vini premiati), il Gewürztraminer e lo Chardonnay (16 vini premiati ciascuno).
I vini più premiati
Quest’anno nove vini altoatesini hanno ottenuto cinque o più punteggi massimi. Con sei riconoscimenti, si posiziona ai vertici della classifica il Pinot Bianco Rarity Alto Adige Terlano DOC, annata 2011 della Cantina Terlano. Altri otto vini entrano nelle guide enologiche con 5 punteggi massimi: il Lagrein Riserva Taber Alto Adige DOC, annata 2022, della Cantina Bozen; il Pinot Nero Riserva Trattmann Alto Adige DOC, annata 2021 della Cantina Girlan; il LR Riserva Alto Adige DOC, annata 2020 e il Sauvignon Riserva Gran Lafóa Alto Adige DOC, della Cantina Colterenzio; l’Appius Alto Adige DOC, annata 2019 della Cantina Produttori San Michele Appiano; il Müller-Thurgau Vigna Feldmarschall von Fenner Alto Adige DOC, annata 2021 della Tenuta Tiefenbrunner|Schlosskellerei Turmhof; il Gewürztraminer Nussbaumer Alto Adige DOC, annata 2022 e il Gewürztraminer vendemmia tardiva Terminum Alto Adige DOC, annata 2022, della Cantina Tramin.
Dal punto di vista dei produttori
Le varietà di vitigni e i vini sono interessanti, ma i produttori non sono certo da meno. Andreas Kofler spiega che: “La varietà del paesaggio vinicolo altoatesino si riflette anche nella grande quantità di produttori premiati e nel fatto che cantine sociali, tenute vinicole e vignaioli indipendenti possono fare riferimento a vini che hanno ottenuto il massimo del punteggio“.
Se si tiene in considerazione il numero di punteggi massimi, quest’anno la Cantina Terlano occupa il primo posto con 19, seguita dalle cantine Girlan, Colterenzio, Produttori San Michele Appiano e Tramin con 16 ciascuna. L’azienda vinicola Elena Walch ottiene 14 punteggi massimi, 13 la Tenuta Tiefenbrunner|Schlosskellerei Turmhof. La classifica cambia se, invece del numero di punteggi massimi, si tiene in considerazione il numero di vini premiati. Al primo posto, infatti, troviamo la Cantina Colterenzio con 8 etichette, seguita dalle cantine Girlan, Produttori San Michele Appiano, Terlano e dalla Tenuta Waldgries Christian Plattner con 7, mentre le cantine Valle Isarco, Franz Haas, Manincor, Nals Margreid, Tenuta Tiefenbrunner|Schlosskellerei Turmhof ed Elena Walch si assicurano il terzo posto con 6 etichette premiate.