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Il cibo secondo BioQitchen

Con Gruppo HQ Food & Beverage e il Ceo Mauro Benincasa nasce l’idea di un catering di soli prodotti biologici e da filiera sostenibile: si tratta di BioQitchen, il catering “oltre il biologico e i luoghi comuni”.

Come deve essere il cibo? Gustoso, Sostenibile, Bello, Sano e Accessibile. Il rispetto per la territorialità, per la stagionalità, per gli animali e le materie prime è il fondamento per un approccio olistico, nel rispetto della fertilità dei suoli e del risparmio di acqua, e che possa rappresentare un’esperienza non solo “buona da mangiare”, ma bella da vedere. Il concetto di salute non è altro che la logica conseguenza di queste premesse, così come l’idea di “giusto”: giusto prezzo, ovvero democraticamente accessibile.

Il catering green oltre il bio e i luoghi comuni

Un anno di svolta per il catering del Gruppo HQ Food & Beverage che punta a diventare aggregatore di altre partner per realizzare progetti etici e sostenibili. Un catering che ha fatto una scelta di campo, cambiando pelle e trasformandosi in un laboratorio integrato di co-ricerca e realizzazione del Food Design Sostenibile, assieme ad altri importanti partner. Un vero laboratorio sperimentale, dove la sostenibilità è legata e interconnessa alle fasi del ciclo di lavorazione alimentare, come impegno etico e produttivo nei confronti dell’ambiente e del futuro del pianeta.

Comitato Tecnico Scientifico

Il Comitato Tecnico Scientifico (CTS) è l’organo super partes di BioQitchen, recentemente costituito con l’alto compito di analizzare il proprio ciclo produttivo aziendale per renderlo ancora più virtuoso, innovarne costantemente i processi e rendere più efficienti gli impatti della produzione, oltre che diffonderne le metodiche ai partner. «Dopo un lunghissimo lavoro di ricerca dei migliori professionisti disponibili, – commenta Mauro Benincasa– siamo finalmente giunti alla presentazione del CTS, che diventerà uno strumento stabile e dinamico inserito all’interno di BioQitchen in grado di supportarne le attività». Il CTS è formato da Marco Pietrosante, che ne detiene la presidenza, che si occupa di Design Thinking e Innovazione presso l’ISIA di Roma, Karolin Larsson, consulente di innovazione, prodotto e utilizzo nuovi materiali e Raffaele Lupoli, Direttore del giornale Economia Circolare. Tra i primi passi del CTS c’è quello di «individuare le problematiche che riguardano il settore imprenditoriale di BioQitchen, sia di carattere economico, sociale sia culturale, leggendole in chiave contemporanea – spiega il Presidente Marco Pietrosante – Dopodiché andremo a individuare studiosi e scienziati che possano dare un ulteriore contributo alla riflessione, per definire un “memorandum” condiviso. Dopo questa analisi il CTS avrà la funzione di individuare delle tematiche di indirizzo teorico-pratico, che possano anche essere replicabili anche per altre aziende». 

La contaminazione positiva

Per lavorare concretamente alla sostenibilità nel settore alimentare, il Gruppo considera un passo fondamentale la collaborazione tra accademia e industria, tra piccoli e grandi imprenditori. A cui si aggiunge il coraggio di fare i primi passi per cambiare gli attuali sistemi in favore all’economia circolare e l’uso di collaborazioni al di fuori dalla sfera custodita. In ultima battuta anche Raffaele Lupoli, Direttore di Economia Circolare, chiarisce come dovrà essere il lavoro svolto da BioQitchen per diventare, negli anni, un punto di riferimento nel settore, passando le buone pratiche, che dovranno essere «misurabili e in grado di coinvolgere e “contaminare” gli stakeholder, soprattutto quando le scelte compiute comportino dei cambiamenti di condotta molto netti». Una sfida non da poco per BioQitchen, che anno dopo anno, con il CTS, dovrà raggiungere questi obiettivi, dando un contributo importante anche al futuro del settore Horeca, sempre più impegnato nella sfida necessaria quanto complessa di ridurre gli impatti e gli sprechi e contribuire a rigenerare le risorse naturali e la biodiversità, da cui dipende l’esistenza della nostra specie.

Numeri che parlano chiaro

Nel 2022 BioQitchen ha preparato 69.710 primi piatti, 106.516 secondi piatti, 94.132 contorni e 96.996 dessert: numeri importanti, che se misurati con l’acquisto di materie prime biologiche (100% acquisti di filiera controllata e 92% prodotti alimentari biologici), danno il senso della crescita esponenziale di questo catering nato solo nel 2020. Un brand del Gruppo HQ Food & Beverage, che è green nei fatti, limitando al massimo gli sprechi, a partire dal territorio circostante la sede di via Tertulliano n. 68, dove si svolgono tutte le preparazioni, con un impatto minimo sull’emissione di inquinamento acustico e dei fumi provenienti dalle cappe della cucina. Tutti i packaging scelti da BioQitchen sono green a partire dalla scelta della polpa di cellulosa, della carta, delle ceramiche e del bamboo per i piatti e vassoio. Anche l’amministrazione, non solo la produzione alimentare, è inserita in un virtuoso processo di sostenibilità, tanto che non si stampa più carta per gli ordini, grazie a un software di condivisione aziendale: 52 risme di carta risparmiate all’anno, equivalenti a – 130 kg di carta. A livello sociale BioQitchen garantisce inoltre contratti di assunzione per le brigate di sala e di cucina e turni che rispettino la qualità di vita. Sostiene, infine, la parità di genere, con una presenza del 66% di personale femminile all’interno del gruppo direttivo. 

I partner: l’unione fa la forza

Sono molti e vengono da diversi settori dell’agroalimentare: BioQitchen vanta oggi prestigiosi partner dall’anima sostenibile e biologica come Pastificio Felicetti, L’Agricologica, Amatrice Terra Viva, Carioni Bio, PrimaVera, Ceretto, Mia Kombucha, Wami, Caffè delle Donne (Torrefazione El Miguel), Agricooltur e Legù. Un parterre importante anche a consolidamento dell’evoluzione a laboratorio integrato di co-ricerca e realizzazione del Food Design Sostenibile: sono realtà accomunate da una costante e continua ricerca di nuovi sapori, materiali, tecnologie e visioni legate alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

Il Gruppo HQ Food & Beverage

Tutto è nato quasi per caso, nella mente di Mauro Benincasa, che si occupa da oltre 20 anni di catering nel settore luxury. Un’unica azienda, quattro brand specializzati in diversi settori del lusso, tutti accumunati da un servizio sartoriale, flessibilità e rapidità dell’offerta. Hi Fly Catering è il primo marchio, nato nel 1999, specializzato in ristorazione per jet privati, che con oltre 4000 voli e 20mila passeggeri l’anno, vanta una clientela d’élite. Da quest’esperienza ai più alti livelli del comparto lusso sono nati altri tre marchi: Dream-Eat, catering che si rivolge prevalentemente all’alta moda, alle produzioni cinematografiche e pubblicitarie; BioQitchen specializzato in preparazioni biologiche, partner di Alce Nero, che cambia pelle nel 2023 per diventare un laboratorio integrato di co-ricerca e realizzazione del Food Design Sostenibile, assieme ad altri importanti partner e, non ultimo, HangarQ, la location in via Tertulliano n. 68, dove organizzare eventi privati ed aziendali in vero stile flight-experience.

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